Le domande

Durante i primi incontri del gruppo abbiamo rintracciato e condiviso i temi e gli aspetti che riteniamo particolarmente problematici.

Quindi li abbiamo trasformati in domande, con la speranza che potessero circolare alla ricerca di risposte, opinioni, punti di vista e che potessero essere il primo passo per riavviare un dialogo di cui sentiamo la mancanza.


  1. Il sociale è un costo o anche un investimento?
  2. L'istituzione che gestisce un servizio attraverso il privato sociale, che ruolo dovrebbe mantenere a livello gestionale e di controllo?

  3.  La legge 328 del 2000 (riforma dei servizi sociali) parla di "progetto di vita", in che modo viene attuato?
    Esistono spazi di confronto tra i diversi soggetti che si occupano di una persona (sanità, terzo settore, sociale) che riescono a influenzare effettivamente i processi decisionali delle istituzioni.
  4. La buona prassi, quella di lavorare insieme tra le istituzioni (regione, provincia, comuni), esiste ancora come idea?
  5. Le ventilate modifiche delle leggi regionali 20 del 2000 (sanitaria) e la 20 del 2002 ( sociale), attraverso quale percorso di confronto e con che criterio saranno formulate?


  6. Sono diversi anni, che a livello di psichiatria, il sociale ha istituito i servizi di sollievo (aiuto concreto alle famiglie). Come stanno funzionando? Quale futuro avranno anche dal punto di vista organizzativo, visto che la provincia non avrà più competenze sociali?
  7. In merito alle scelte fatte nei bilanci dai comuni, è sufficiente dire che si sono mantenuti i servizi?
  8. C'è la consapevolezza che il ruolo sociale dei comuni non esiste quasi più: i comuni sono diventati subalterni alla sanità (Piano socio sanitario)?
  9. Il comitato dei sindaci (attualmente formato da 60 sindaci dell'area vasta) dell'ambito, ha veramente un ruolo autorevole, di confronto e di decisione?
  10. Chi ha più autorità/responsabilità sulla salute, il sindaco o il direttore di area vasta?


  11.  Pensate che sia necessario difendere e progettare un sistema di risposte sociali o seguire la logica del voucher può essere il futuro?
  12. I consultori, le umea e le umee, ai quali è assegnato un compito determinante per l' elaborazione delle risposte ai diversi bisogni presenti nel territorio, come possono svolgere a pieno questo ruolo visti i tagli e il rapporto numerico insostenibile tra operatori e utenti?





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